Nell’era della comunicazione digitale, dove ogni azienda cerca di farsi sentire più delle altre, il tono di voce di un brand può fare davvero la differenza e determinare l’ascolto o meno da parte degli utenti che navigano online.
In questo articolo spieghiamo perché il tone of voice rappresenta un elemento immancabile nelle strategie di marketing e come poter applicare efficacemente questo concetto all’interno di un piano di comunicazione, in maniera coerente alla mission aziendale.
Come parla un brand: a tu per tu con il tone of voice
Il tono di voce di un brand non indica semplicemente quello che un’azienda dice, ma come lo dice.
Può essere definito come un riflesso della personalità di un brand e gioca un ruolo cruciale nel modo in cui i clienti percepiscono e si relazionano con il marchio.
Un tono di voce distintivo e coerente con i valori aziendali aiuta a costruire fiducia con il pubblico e ad essere riconoscibili, differenziandosi dai concorrenti e rendendo così la comunicazione davvero efficace.
Che si parli di un testo per un post di Linkedin, di una newsletter o di una descrizione del prodotto su un sito e-commerce, il modo in cui il messaggio viene veicolato influenza in maniera significativa l’impatto sul pubblico.
Ad ogni brand il proprio tone of voice
Un brand possiede un tono di voce tutto suo, unico, che può variare da formale a informale, da serio a divertente. La scelta in tal senso dipende dalla natura del business e dal pubblico di riferimento.
Per esempio, un brand di giocattoli per bambini potrebbe adottare un tono giocoso e avventuroso, mentre una banca potrebbe preferire un tono più formale e rassicurante. I tipi di tone of voice in generale si possono classificare in
- freddi, utilizzati per lo più in ambiti istituzionali;
- neutri, per trasmettere un’immagine professionale;
- caldi, dallo stile accogliente e colloquiale;
- colorati, per brand tendenzialmente ironici o dallo stile aggressivo.
Il tono di voce non è statico ma può, anzi in alcuni casi deve, evolversi in base al contesto in cui viene utilizzato.
La complessità di questo passaggio consiste nel mantenere una coerenza di base nel modo in cui si comunica, modellando però la forma dei contenuti a seconda dei “luoghi digitali” in cui vengono pubblicati e delle persone a cui ci si rivolgono.
Se, ad esempio, vendo abbigliamento sportivo per clienti di tutte le età, devo tener conto del fatto che i target più giovani si trovano su piattaforme diverse rispetto alle persone più adulte e che, per interagire in maniera efficace, devo adattare il messaggio al modo di parlare e alla sfera d’interesse di ogni segmento di pubblico.
Coerenza tra tono di voce e mission aziendale
Il tono di voce di un brand dovrebbe rispecchiare e rafforzare la sua mission aziendale, termine che possiamo interpretare come la bussola che guida e muove ogni aspetto del business, inclusa la comunicazione.
Un allineamento corretto tra tono di voce e mission aziendale rende il messaggio di un’azienda più autentico e coerente, rafforzando il legame e la fiducia con il pubblico.
Per definire un tono di voce efficace è necessario evitare alcuni errori comuni:
- l’incoerenza, in quanto un tono di voce non in linea con i valori aziendali, o che cambia frequentemente, può creare confusione e danneggiare la fiducia che il pubblico nutre nei confronti del brand;
- l’imitazione, perché copiare il tono di un altro brand nuoce all’autenticità aziendale e non aiuta a distinguersi;
- l’irrilevanza, dato che un tono di voce incapace di rispecchiare i bisogni e le aspettative del pubblico risulta per lo più inutile.
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